‘But not for free’: musica jazz e diritti umani nell’album di debutto di Veronica Parrilla
I testi e la voce della giovane cantante calabrese interpretano la musica del pianista e compositore Giovanni Mazzarino in un progetto monografico firmato Jazzy Records, dedicato alla cultura dei diritti umani |
Esce il 19 luglio per Jazzy Records, in formato sia fisico che digitale, l’album “But Not For Free” dell’esordiente cantante e autrice calabrese Veronica Parrilla.Il lavoro è stato realizzato sotto la direzione musicale del pianista e compositore Giovanni Mazzarino, su progetto ideato dall’etichetta Jazzy Records. La sezione ritmica è affidata a due giovani musicisti anch’essi calabresi: il batterista Matteo Pesce e il bassista Giuseppe Gugliotta.
“But Not For Free” nasce dalla volontà di Jazzy Records di offrire un’opportunità di crescita a musicisti che si stanno affacciando al mondo del professionismo, attraverso la partecipazione al bando “Per Chi Crea”, il programma promosso dal Ministero della Cultura e gestito da SIAE che destina il 10% dei compensi della “copia privata” a supporto della creatività e della promozione culturale dei giovani sotto i 35 anni di età.
Intorno alle finalità di questo bando, Jazzy ha ideato e costruito un concept originale che, attraverso il linguaggio universale della musica Jazz, vuole riflettere su quanto sia essenziale il ruolo della cultura nella consapevolezza, nell’esercizio e nella tutela dei diritti umani. Il titolo stesso “But Not For Free” (chiara “citazione” del celebre standard Jazz “But Not for Me”), richiama l’idea che i diritti umani non siano mai stati raggiunti senza sforzo e impegno e che i giovani artisti, con la loro musica e creatività, possono essere parte di questo cambiamento.
I brani dell’album affrontano temi fondamentali e attuali. Ad esempio, “The Plant” parla del diritto di scelta delle donne, mettendo in luce la loro forza e resilienza; “Lost at Home” evidenzia il diritto all’istruzione come chiave per la consapevolezza e la libertà; “Sweet Childhood Time” celebra il diritto a vivere un’infanzia vera e spensierata; mentre “Visions in the Fog” e “Stay Little Sheet” si concentrano rispettivamente sulla libertà di espressione e sull’importanza dell’identità e dell’uguaglianza. Ogni traccia offre una riflessione su come la cultura possa possa giocare un ruolo essenziale nella promozione dei diritti umani, dimostrando che la musica non è solo intrattenimento, ma anche un potente strumento di sensibilizzazione e cambiamento sociale.
UN ALBUM-LABORATORIO
Assecondando le finalità indicate da SIAE, Jazzy ha inteso dare a questo progetto un’impronta fortemente didattica (fra l’altro tutti e tre i musicisti sono stati allievi di Giovanni Mazzarino nei Conservatori di Vibo Valentia e di Messina).
Come in un vero e proprio laboratorio di musica d’insieme, il Maestro ha messo a disposizione un corpus di sue composizioni originali, proponendo alla Parrilla l’esercizio di scrivere testi originali che scandagliassero il tema portante, interpretandolo anche attraverso momenti di vocalese.
Le session di registrazione, svoltesi presso il Sonoria Studio di Vincenzo Cavalli a Scordia (CT), hanno rivestito lo spirito del seminario: attraverso il metodo del “learning by doing”, i tre musicisti hanno avuto la possibilità di affinare le proprie competenze sotto l’esigente direzione di uno dei più stimati esponenti del Jazz italiano.
I VIDEOCLIP
L’album è corredato da due videoclip. Il primo, “The Plant”, affronta la questione dell’emancipazione femminile e della lotta contro le discriminazioni di genere. Il secondo è “But Not For Free”, un vero inno alla libertà, in cui ballerini provenienti da tutto il mondo danzano liberi e senza schemi per le strade della propria città, perché la lotta per l’affermazione dei propri diritti umani e civili non dev’essere soltanto ribellione e sofferenza, ma può al contrario proporsi come costruzione, proposta e scelta gioiosa.
“But Not For Free” esprime un messaggio di speranza e di coraggio, un invito al cambiamento da attuare con la consapevolezza dei singoli e l’incontro dei diversi pensieri e posizioni a riguardo, atteggiamento di cui il Jazz è sempre stato promotore.
“Coraggiosi e consapevoli /Nel sentire interiormente la bellezza/Che splende in ogni vita…/ Incontra ogni pensiero, come onde nello stesso mare, ma non senza alcun costo/ Noi possiamo dare forma al colore della verità in giro per il mondo.” -But Not For Free–
Veronica Parrilla è una giovane cantante e autrice calabrese, nata il 10 maggio 1999 a Cirò Marina (KR). Diplomata con Lode in Canto Jazz presso il Conservatorio “Arcangelo Corelli” di Messina. Tra i suoi riconoscimenti spicca il 1° Premio Assoluto nella Sezione Jazz al Concorso Internazionale “Vincenzo Scaramuzza”. Il suo album di debutto, “But Not For Free”, è un inno alla lotta per i diritti umani, un progetto ideato e prodotto dall’etichetta Jazzy Records Prodotto con il supporto del MiC e della SIAE nell’ambito del programma “Per Chi Crea”.
Giovanni Mazzarino è un rinomato pianista e compositore che si occupa professionalmente di Musica Jazz dal 1985. Ha collaborato con artisti di fama mondiale frs cui Enzo Randisi, Gianni Basso, Enrico Rava, Paolo Fresu, e molti altri. Nel 2002 è stato riconosciuto come “Miglior nuovo talento italiano” per il Top Jazz della rivista Musica Jazz e nel 2009 è stato annoverato, nella stessa classifica, fra i tre migliori pianisti italiani. Ha inciso 21 album a suo nome e oltre 50 come sideman. Ha tenuto corsi e Masterclass presso istituzioni prestigiose, tra cui il Berklee College of Music ed è stato direttore artistico di numerosi Festival Jazz (Piazza Jazz, Messina Sea Jazz, Crema Jazz Art Festival e molti altri). Nel 2015 ha celebrato 30 anni di carriera con un concerto live alla Fazioli Concert Hall, documentato nel film “Piani Paralleli”, trasmesso nei cinema italiani, su RAI 5 e Prime Video e inserito per 4 anni nel palinsesto di RaiPlay. Mazzarino è noto anche come operatore culturale, editore e didatta. Attualmente è titolare della cattedra “Tecniche di Improvvisazione Musicale” al Conservatorio di Vibo Valentia. È in imminente uscita il suo trattato di armonia Jazz “invenzioni non inventate”.