Modica 1693: Urbanistica e ricostruzione

Modica 1693: Urbanistica e ricostruzione

Comunicato stampa.

Sabato 25 Novembre, presso la Fondazione G.P. Grimaldi, si terrà un convegno con uno sguardo al passato (il sisma del 1693, evento catastrofico fissato indelebilmente nella memoria e nella coscienza collettiva della Sicilia, che sconvolse l’assetto del Val di Noto sotto il profilo urbanistico – e non solo), al presente e al futuro.

Il 1693 segna un punto zero per l’assetto dei centri urbani del Val di Noto.

La ricostruzione dopo il trauma del sisma esige un nuovo ordine, che si esplica in modalità diverse e si fonda su opzioni differenti, a partire dalla scelta del sito di ricostruzione.

Noto rappresenta il modello della dis-locazione; altre città, come Modica, saranno ricostruite  con criteri nuovi, sia sotto il profilo strutturale che urbanistico, nel sito del precedente insediamento, quasi in segno di sfida alla Natura Matrigna.

Il Convegno propone una riflessione collettiva sulle scelte urbanistiche del passato, che necessariamente orientano il presente e il futuro di questa Città .

Il Convegno è organizzato dal Centro Studi, Documentazione e Ricerca sui Rischi (Presidente: Antonio Pogliese) e dalla Fondazione Salvatore Calabrese – ETS Modica (Presidente: Luigi Calabrese), con il supporto del Lions Club Modica, degli Ordini Professionali degli Architetti e degli Ingegneri della Provincia di Ragusa, dell’Associazione ProModica 1977 APS, dell’Antica Dolceria Bonajuto, della Fondazione Giovan Pietro Grimaldi (Presidente: Salvatore Campanella) e del Comune di Modica.

Interverranno :

  • Bruno Messina ed Emanuele Fidone, Professori Ordinari di Composizione Architettonica ed Urbana presso l’Università di Catania;
  • Orazio Caruso, Architetto;
  • Piero Martello, già Presidente Sezione Lavoro Tribunale di Milano, Direttore della Rivista Lavoro Diritti Europa;
  • Orazio Licciardello, Professore Ordinario di Psicologia Sociale presso l’Università di Catania;
  • Giuseppe Scannella, Architetto
Dall’incontro fra arte contemporanea e vino d’autore nasce il progetto Artifera – cassette d’artista

Dall’incontro fra arte contemporanea e vino d’autore nasce il progetto Artifera – cassette d’artista

Inaugura a Pozzallo (Rg) il 28 Novembre ARTIFERA il nuovo progetto dalla siciliana galleria d’arte contemporanea SACCA che prevede il coinvolgimento di tre cantine co-finanziatrici nella realizzazione di una collezione limited edition di cassette d’artista e una mostra nella sede della galleria con opere dei cinque artisti invitati.

Il titolo trae ispirazione dall’aggettivo vinifero altresì presente, nella sua declinazione al femminile, nel nome scientifico della vite (vitis vinifera).
ARTIFERA pertanto vuole denotare un processo che produce arte, alludendo al tempo stesso al mondo del vino. Un progetto ideato e curato da Giovanni Scucces (storico dell’arte e giornalista) e reso possibile grazie alla collaborazione e al lavoro sinergico fra la sua galleria SACCA (Pozzallo), gli artisti Giuseppe Costa (1980, Palermo/Milano), Marilina Marchica (1984, Agrigento), Gabriele Salvo Buzzanca (1986, Barcellona Pozzo di Gotto/Venezia), Federico Severino (1990, Milano/Catania/Torino), Giuseppe Vassallo (1990, Palermo) e le aziende vitivinicole Di Giovanna (Contessa Entellina e Sambuca di Sicilia), Frasca (Modica) e Quignones (Licata).

Con ARTIFERA, quindi, l’arte incontra il vino in una collezione di cassette d’artista a tiratura limitata (25 o 35 esemplari per tipo + 5 p.d.a.) costituite da multipli d’arte ripresi con interventi manuali dagli artisti e da essi numerati e firmati. Un cofanetto in legno contenente due pregiate bottiglie di ciascuna cantina, prezioso e al tempo stesso accessibile a tutti, pensato per gli amanti dell’arte più raffinata e del buon vino. Ciascuna opera è realizzata su un coperchio estraibile in legno cosicché sarà possibile esporla unitamente al cofanetto o separatamente (con o senza cornice). Un’edizione che sicuramente non sfuggirà ai collezionisti di arte e a quelli del vino.

Federico Severino, Atmosfere,
pastello ad olio su tela, cm 20,4×31,1, 2021

Numerose sono le testimonianze che ci giungono sul “nettare degli dei”, risalenti già ad alcuni millenni prima di Cristo. Svariate attestazioni ci arrivano da egizi, greci, romani e diverse citazioni sono presenti nella letteratura classica e nelle Sacre Scritture. E come non ricordare le tante raffigurazioni fornite da alcuni fra i maggiori artisti di ogni tempo relative al vino e al suo dio, Bacco (o Dìoniso per i greci). Inoltre la vite (e di conseguenza il vino) è una pianta presente in tutti i continenti (fatto escluso l’Antartide per ovvie ragioni climatiche), quindi ci piace pensare che sia qualcosa di “universale” come lo è, senza dubbio, l’arte.

Ciascun artista ha agito secondo il proprio gusto e stile, in totale libertà, lungi dall’idea di proporre opere “didascaliche”. Coinvolgere il mondo del vino e delle aziende vitivinicole è stato un modo per dare atto della tendenza che negli ultimi anni vede coniugare il settore dell’arte a quello dell’enologia (e più in generale un modo per rendere manifesto il beneficio che si può trarre dall’unione fra aziende e arte), oltre che per dar seguito all’idea stessa di SACCA, cioè unire più realtà eterogenee per creare contaminazione e relazioni inaspettate.

E proprio questo è accaduto con ARTIFERA: 5 artisti e 3 cantine, sotto la guida della galleria, hanno messo in piedi un progetto nuovo che confluirà in una mostra-evento in cui verranno esposti alcuni lavori degli artisti coinvolti, unitamente alle opere uniche e ai multipli che ne sono venuti fuori. Nella serata inaugurale, inoltre, verranno presentati anche i vini di ciascuna cantina scelti per il progetto.

Coniugare arte contemporanea e vino può rappresentare un ulteriore modo per promuovere la cultura artistica e il territorio in maniera nuova, diversa, valorizzando anche l’arte del nostro tempo, portandola nel quotidiano e in ambienti più familiari, in modo da evitare un’eccessiva autoreferenzialità e raggiungere anche coloro che non solo soliti frequentare i luoghi ad essa deputati. In questa maniera si attua un vero e proprio processo di sensibilizzazione del pubblico. Un pubblico trasversale ed eterogeneo attento alla qualità, sia essa riscontrabile in un’opera d’arte o in un vino.

Giuseppe Costa, Rocaille,
pastelli e grafite su carta, cm 38×30, 2018

Gabriele Salvo Buzzanca, Vaporwine,
olio su tela, cm 37,6 x 23,8, 2021

Marilina Marchica, PaperLandscape,
tecnica mista e collage su tela, cm 61×46, 2021

Giuseppe Vassallo, Un fallace asintoto,
olio su tavola, cm 30×20, 2021

Scheda

Appuntamento fissato per domenica 28 novembre alle ore 17 presso la galleria SACCA a Pozzallo per il vernissage della mostra e la presentazione delle cassette d’artista e dei vini abbinati. Saranno presenti le cantine e gli artisti coinvolti.

La mostra potrà essere visitata fino all’8 gennaio 2022 dal martedì al sabato dalle 16.30 alle 19.30 e i martedì e giovedì anche di mattina dalle 10 alle 13.

Le cassette d’artista saranno acquistabili anche collegandosi al sito della galleria http://www.sacca.online