Urbanità, il buon gusto e lo spirito naturali privi di eccessi dell’uomo
Metafisica a Orvieto, installazione di Animum Ludendo Coles
Urbanitas, letteralmente “urbanità”. Andrebbe intesa in riferimento allo stile di vita del cittadino, in opposizione a quello della vita rurale. In senso lato, urbanitas indica tutto ciò che caratterizza la città contemporanea ma attingendo dalla tradizione del passato. Facciamo un esempio. Nei nostri ricordi d’infanzia, ci sono spazi aperti in cui correre, rincorrersi, giocare a palla, trovare luoghi appartati dove scambiarsi confidenze o semplicemente ripararsi dal sole per fare merenda. Pensare agli spazi pubblici come luoghi magici dove trovarsi e ri-trovarsi. Arredare spazi aperti per il gioco, la socializzazione, lo scambio relazionale tra generazioni dove l’una apprende dall’altra messaggi mai letti. Oggi, nel progettare è indispensabile pensare alla sostenibilità e alla durabilità dei progetti stessi. I manufatti messi in opera devono avere queste caratteristiche e quindi, spesso, la scelta del materiale lapideo si conferma la scelta migliore non solo per la sua durata nel tempo ma anche per la successiva manutenzione che risulta veramente minima. La pietra è il materiale più duraturo ed impiegato da millenni: sono in pietra le tombe dei faraoni, i templi greci e romani, le fortezze medievali e i palazzi rinascimentali, manufatti in cui la funzionalità è affiancata alla fantasia che si esprime non solo nelle arditezze strutturali ma anche nella ricerca del bello con l’impiego di decori e bassorilievi. Qualcosa del genere è richiamato nel concetto di genius loci, che l’architetto norvegese Norberg-Schulz descriveva come l’insieme dei significati radunati in un determinato luogo. Si tratta, più in generale, di quella simbologia e quella cultura che è incarnata dal posto in cui abitiamo e che rende questo davvero vivo. Tali valori sono poi trasmessi alle future generazioni nella maniera più semplice: frequentando e vivendo tali spazi. Ecco perché solo educando al bello sin dall’infanzia potremo avere la certezza che queste sapranno fare le loro scelte, non solo in base alla convenienza, ma anche in virtù dell’estetica e del confort per lo spirito.
Tempio della Concordia ad Agrigento
Per approfondimenti: www.urbanitasonline.com
Napoletana DOC e milanese di adozione Silvana Garufi, architetto, già direttore presso la Soprintendenza ai Beni Architettonici e Ambientali di Milano, coniuga in sé l’ironia e “il savoir faire” della città d ‘origine col rigore teutonico di una educazione all’antica. La battuta sempre pronta ed un sorriso per quanti l’avvicinano. Di cultura tecnico/umanistica è architetto divenuta poi architetto paesaggista, ha utilizzato queste sue conoscenze spaziando in vari campi dell’arte come il restauro architettonico il paesaggio la fotografia dirigendo cantieri ed organizzando mostre convegni festival, viaggi studi e creando RURALIA Associazione per l’architettura rurale ed il paesaggio che presiede. Ama il bello e la natura, adora cucinare, creare con i filati e fotografare!senza mai tralasciare i rapporti umani.